La proposta della ministra Pisano sull’identità digitale ha scatenato la polemica social (e non solo). Il Partito Democratico perplesso.
ROMA – E’ polemica dopo la proposta sull’identità digitale avanzata dalla ministra Pisano. In un’intervista ai microfoni della trasmissione Eta Beta, in onda sulle frequenze di Radio 1, la titolare del dicastero della Tecnologia ha pensato ad una sola password di Stato per tutti i servizi internet.
“Queste credenziali – dichiara l’esponente del Governo citata da Repubblica – potrebbero essere utilizzare per accedere ai servizi del privato come il nostro conto in banca o per effettuare un un acquisto su Amazon. Ogni volta che si crea una user e una password, i dati dovrebbero essere rilasciati dallo Stato perché è l’unico soggetto che ha davvero certezze che quello è un cittadino. Solo così si possono evitare le truffe di identità su internet“. Parole che hanno provocato una dura reazione da parte dei social (e non solo) con la ministra che è stata costretta a fare un passo indietro.
La rettifica della ministra Pisano
Dopo le polemiche è arrivata la rettifica della ministra Pisano con un post su Twitter: “Vediamo di sgombrare il campo da ogni equivoco – ha scritto l’esponente grillina – l’identità digitale sarà rilasciata dallo Stato e servirà a identificare il cittadino in modo univoco verso lo Stato stesso. In futuro, per aziende e cittadini che lo vorranno, potrebbe essere un ulteriore sistema di autenticazione“.
I dubbi del Pd
L’iniziale proposta della ministra non ha convinto il Partito Democratico che sulla questione si è esposto con Marianna Madia: “Sono molto perplessa – ha dichiarato l’esponente dem – credo che occorra un confronto urgente sulle scelte del Governo in materia digitale. Si tratta di un tema strategico e alcune scelte meritano un approfondimento e un confronto ampio e non possono essere lasciate a improvvisazioni estemporanee“.